Al via il sesto censimento dell'agricoltura

L'indagine Istat nelle aziende brianzole inizierà, come per il resto d'Italia, il 25 ottobre 2010. Ne parliamo con Luca Masotto, dottore agronomo di Concorezzo (www.lucamasotto.it).

Foglie di Brianza: Quali informazioni vengono rilevate nel corso del censimento e quali sono le finalità?
Luca Masotto: Il censimento - previsto dal regolamento CE 1166/2008 - rileva informazioni riguardanti una serie di fenomeni agricoli, nonchè aspetti utili per valutare lo sviluppo rurale e la sostenibilità ambientale delle produzioni agricole. Si tratta di un'attività di grande importanza in quanto consente di raccogliere numerosi dati necessari a definire e valutare interventi nazionali e regionali in materia di sviluppo rurale, nonchè programmare la Politica agricola europea (PAC).
Vorrei sottolineare che non vengono richiesti dati sensibili (ad esempio dati di natura finanziaria o fiscale) e quindi non c'è nulla da temere. Anche perchè i dati raccolti sono tutelati dal segreto statistico e i rilevatori - in quanto pubblici ufficiali - sono tenuti all'osservanza del segreto d'ufficio.

FdB: Come verrà effettuata la rilevazione?
LM: Le aziende agricole potranno rispondere al censimento via web o tramite intervista cartacea ad opera di un rilevatore incaricato dall'Ersaf. Io, in particolare, seguirò l'ambito MB01 (area orientale della Provincia Monza e Brianza), e più in dettaglio, le aziende con sede legale nei comuni di Bernareggio, Camparada, Usmate, Carnate, Aicurzio. I rilevatori contatteranno telefonicamente le aziende loro assegnate per effettuare l'indagine presso la sede legale o il centro aziendale del conduttore.

FdB: Le aziende devono produrre qualche documento al momento dell'intervista?
LM: Per agevolare le operazioni e renderle più veloci, consiglio agli agricoltori di preparare i riferiment catastali del centro aziendale, copia delle domande presentate all'AGEA per gli anni 2009 e 2010, il fascicolo aziendale e... l'anno di nascita di dipendenti e collaboratori.

FdB: Rispondere - e rispondere correttamente - è obbligatorio?
LM: Sì, è obbligatorio rispondere all'indagine in modo completo e corretto per non incorrere nelle procedure sanzionatorie previste dal DLgs 322/89. Ma soprattutto è importante rispondere correttamente per indirizzare nel modo migliore le future politiche agricole. In futuro la Politica agricola comunitaria potrebbe essere molto meno generosa e c'è bisogno di avere informazioni precise per poter allocare nel migliore dei modi i fondo europei a favoe dell'agricoltura. Lo suggerisce lo slogan della campagna di informazione dell'Istat: Raccogliamo risposte, seminiamo futuro! Rispondere è quindi nell'interesse dell'agricoltura, degli agricoltori e del paesaggio!

FdB: Per chi necessitasse di ulteriori informazioni?
LM: In quanto rilevatore mi attiverò per le aziende di mia competenza. Sono disponibile per chiarimenti (cliccate qui per i miei contatti), così come sono disponibili i seguenti siti:

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