Alberi: amici pericolosi?

Foglie di Brianza incontra Luca Masotto (www.lucamasotto.it), dottore agronomo di Concorezzo, per parlare di alberi e capire qualcosa di più sulla loro potenziale pericolosità.

Foglie di Brianza: Capita spesso di vedere alberi inclinati, biforcati o dalle forme particolari. Sicuramente belli e paesaggisticamente interessanti ma... c'è da fidarsi?
Luca Masotto: In effetti è un argomento di grande attualità. Vi ho portato alcune fotografie: nella prima si vede un bel platano caratterizzato da un'architettura particolare a dimora nel Parco di Monza, nella seconda un albero schiantato all'interno del Parco di Villa Borromeo d'Adda ad Arcore, nella terza le conseguenze di uno schianto su un'area giochi - fortunatamente deserta in quel momento - a Concorezzo. Basta poco a trasformare qualcosa di bello in un incidente dalle spiacevoli conseguenze. Ma attenzione non tutti gli alberi apparentemente sani e ben conformati sono sicuri, spesso ci sono difetti interni che solo un occhio esperto può riconoscere. Allo stesso modo non tutti gli alberi "storti" sono pericolosi.

FdB: Come ci si può tutelare da possibili incidenti se si possiede un albero?
LM: Spesso i proprietari di giardini privati (amministratori condominiali inclusi) sottovalutano il rischio derivante dalla presenza di alberi d'alto fusto. Ricordo che, se un albero cade, il proprietario (il "custode" come lo chiama il nostro Codice civile) è tenuto a risarcire i danni. Pertanto, per quanto riguarda i danni materiali il proprietario farebbe bene a tutelarsi con un'assicurazione, mentre per quanto riguarda la responsabilità personale è bene richiedere la perizia di un professionista abilitato (dottore agronomo o dottore forestale, il giardiniere non basta!) che valuti la stabilità della pianta. In questo modo il proprietario della pianta dimostra di essersi occupato del bene che ha in custodia "da buon padre di famiglia" (sempre per citare il nostro Codice) ed evita molti problemi legali in caso di incidente.

FdB: Parliamo di costi.
LM: Giusto parlare anche di costi, soprattutto in questi tempi. In linea di massima la valutazione dello stato fitosanitario della pianta - comprensiva di ampio corredo fotografico (scatto numerose foto a tutela del Cliente) e di indicazioni colturali per rimediare a eventuali difetti - parte da 250-300 euro. In caso di necessità di approfondimenti strumentali il costo sale leggermente ed è da valutare caso per caso.

FdB: Grazie Luca, il tuo contributo è stato sicuramente utile ai nostri lettori. Ci tornerai a trovare per svelarci qualche altro dettaglio della valutazione di stabilità degli alberi?
LM: Con piacere, alla prossima!

Un platano inclinato al Parco di Monza, nei pressi dell'ingresso di Villasanta,
interessante esemplare dal punto di vista paesaggistico (foto Luca Masotto)


Quercia rossa schiantatasi al Parco di Villa Borromeo d'Adda ad Arcore
(foto Luca Masotto)

Effetti della caduta di un cedro su un'area gioco a Concorezzo; fortunatamente al momento dello schianto l'area gioco era deserta
(Foto Luca Masotto)

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