Area ex Falck di Arcore: colata di cemento in arrivo?

Non c'è ancora molto di ufficiale, ma la stampa locale ne parla da un po' di tempo: sui 90.000 m² dell'area ex Falck compresa tra via Battisti, via Casati e via Lodovica dovrebbero sorgere:
- palazzine residenziali di 6 piani (alcune in edilizia convenzionata),
- un hotel di 11 o 12 piani (!).
Un totale di 120.000 m³: in altri termini una nuova colata di cemento! Pari al doppio della volumetria ammessa dal vecchio piano regolatore. L'Amministrazione chiederà, com'è normale in questi casi, una contropartita. Il problema però non è cosa chiedere in cambio, il problema è domandarsi se è lecito continuare a costruire nuove e mastodontiche realizzazioni o se, piuttosto, non sarebbe meglio recuperare gli immobili già esistenti e magari sfitti o disabitati. Certo i costi sarebbero diversi, ma non possiamo continuare a svendere il paesaggio! Finite le risorse paesaggistiche e ambientali cosa ci resta? Cosa serve promuovere il territorio brianzolo con portali come www.visitbrianza.it se poi quello stesso territorio viene continuamente rovinato e sfruttato? Perchè continuare a erodere paesaggio agricolo? 
Perchè non mettere una parola fine al consumo di suolo per evitare la fusione di tutta la Brianza in un'unica grande megalopoli? All'estero si fa! Guardiamo le fotografie qui sotto: sono scattate dal dodicesimo piano di un palazzo di Utrecht e riprende alcuni palazzi antistanti: cosa ci dicono queste foto? Ci dicono che nella progettazione urbanistica c'è stata attenzione al verde urbano, ma ci dicono anche che alle spalle dei palazzi si vede un bosco! Coniugare esigenze edilizie e conservazione del paesaggio è possibile! Non si capisce perchè in Italia non si possa procedere allo stesso modo: si preferisce invece distruggere ambiente per creare nuove aree edificate con il risultato di svuotare il centro storico.

 Utrecht (Paesi Bassi), quartiere universitario.
Grandi interventi edilizi e conservazione dell'ambiente sono possibili.
Si nota un netto distacco tra edificato e non edificato.

Si ringrazia www.lucamasotto.it per le immagini.

1 commento:

Anonimo ha detto...

D'accordissimo. Ecco perchè la nostra Associazione ha aderito sin da subito alla campagna nazionale Stop al Consumo di Territorio (www.stopalconsumoditerritorio.it).

Sul tema dell'area ex-Falck, oltre alle volumetrie RADDOPPIATE, preoccupa la destinazione d'uso, quasi tutta residenziale, con tutti i problemi che si porta dietro (nuovi servizi da fornire, ecc.).
Associazione Parchi del Vimercatese
www.parchivimercatese.it
Associazione