Secondo quanto riporta Mbnews, mancano poche settimane alla raccolta del farro che porterà alla nascita della prima pasta made in Monza e Brianza.
Un'iniziativa lodeveole, che Foglie di Brianza approva in pieno, in quanto inserita in un concetto moderno di agricoltura: un'agricoltura di mercato, volta al profitto e alla tutela del paesaggio. Permettere all'agricoltura di prosperare, infatti, consente di mantenere vivi i nostri paesaggi, evitando la banalizzazione paesaggistica provocata dall'abbandono dei campi.
Attenzione, non si tratta di farro da agricoltura biologica. Ma a noi di Foglie di Brianza questo interessa meno: l'agricoltura biologica è positiva ma non cancella sostenibilità - anche ambientale - dell'agricoltura tradizionale (se svolta in modo professionale). Un argomento interessante, che magari riprenderemo con l'aiuto dei nostri agronomi di fiducia.
Una sola nota dolente: peccato che la trasformazione del farro in pasta avvenga nelle Marche! Sarebbe stato bello chiudere il cerchio e trasformare il prodotto un po' più vicino a "casa", non per campanilismo, ma per progettare davvero un distretto a km 0.
2 commenti:
Bello! Non lo sapevo!
Grazie, Foglie di Brianza: ci dai sempre delle notizie interessanti :)
rivoluzione grafica...bravi
molto carino!
sull'iniziativa...mah, sono sempre un po scettico di fronte a queste iniziative, in termini di mera sostenibilità nel medio-lungo periodo...però è utile qunato meno provare!
Posta un commento