Tiene ancora banco la questione serre nel Parco di Monza: l'amministrazione Mariani vorrebbe costruire un orto botanico.
Come riporta il Comitato per il Parco di Monza A. Cederna:
E dal punto di vista fruizionale cosa cambia? FdB è convinta che la creazione di un orto botanico possa elevare il livello della fruizione, nel senso che sarà una fruizione più colta, forse più responsabile. D'altra parte però si ridurranno le superfici a disposizione della fruizione spontanea (quella dei bambini, delle coppiette, degli amici, delle famiglie, dei cavalli al trotto,...).
Ma soprattuto: per elevare il livello della fruizione (e lasciare il segno, anche politicamente) non basterebbe recuperare (dal punto di vista storico-culturale ed economico) le ville storiche (Villa Reale e Mirabellino), le numerose cascine e i mulini del Parco?
Come riporta il Comitato per il Parco di Monza A. Cederna:
si tratta di un progetto da 10 milioni di euro per la costruzione di 6 enormi serre, sale polifunzionali e altri servizi all’interno del Parco di Monza, cementificando una superficie di ca 100.000 m², ovvero 10 ettari.Foglie di Brianza (FdB) vede sempre con favore la creazione di ambienti per la diffusione della cultura botanica, primo passo per una più consapevole valorizzazione ambientale e paesaggistica. Tuttavia - e specificando che FdB non ha visionato alcuna planimetria progettuale - la localizzazione dell'intervento appare poco consona: la costruzione di edifici - per quanto architettonicamente validi e paesaggisticamente inseriti - comporterebbe con tutta probabilità l'interruzione di quei canocchiali paesaggistici che sono il punto di forza del Parco. A ciò si aggiunga l'impermeabilizzazione di una vasta area di superficie a prato con conseguenti influenze sul ciclo idrologico a scala micro.
E dal punto di vista fruizionale cosa cambia? FdB è convinta che la creazione di un orto botanico possa elevare il livello della fruizione, nel senso che sarà una fruizione più colta, forse più responsabile. D'altra parte però si ridurranno le superfici a disposizione della fruizione spontanea (quella dei bambini, delle coppiette, degli amici, delle famiglie, dei cavalli al trotto,...).
Ma soprattuto: per elevare il livello della fruizione (e lasciare il segno, anche politicamente) non basterebbe recuperare (dal punto di vista storico-culturale ed economico) le ville storiche (Villa Reale e Mirabellino), le numerose cascine e i mulini del Parco?
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